sábado, 11 de setembro de 2010
Come si dice computer in italiano?
Hoje começo uma série de posts sobre a questão do uso de palavras
estrangeiras (especialmente do inglês) no italiano, mas que tem uma pontinha ligada com a questão da contaminação linguística mencionada no post anterior.
Encontrei um texto bem interessante (na verdade, reencontrei), que faz parte do livro Linea Diretta, bastante usado nos cursos de italiano no Brasil. Como o texto é meio longo, o primeiro post é só o texto, e nos próximos, pretendo explorar e enriquecer mais a questão.
Aproveitem a leitura!
L'Italiano lingua straniera
Non c’è oggi chi non pronunci, o peggio, scriva parole straniere per sfoggiare conoscenza di lingue di cui spesso ha solo un’infarinatura. Se abbiamo il vocabolo italiano, perché ricorrere allo straniero?
Non siamo ormai presenti alla riunione, ma al “meeting”; non facciamo acquisti, ma “shopping”, passando da una “boutique”, negozio, alla sala esposizione, “show-room”, sita “vis-à-vis”, cioè dirimpetto; non coltiviamo un sentimento ma stabiliamo un “feeling”; siamo “single” ma non scapoli, nubili, divorziati, separati, qualche volta conviventi col “partner”, amico-amica; non trascorriamo la fine settimana, ma il “week-end”, facendo una scampagnata, anzi un “picnic”, non in bicicletta ma su un “mountain bike”, magari nell’entroterra, meglio nello “hinterland” milanese; non paghiamo il tagliando o la quota (non sia detto!) paghiamo il “ticket” (vorrei tanto conoscere l’esimio impagabile superburocrate che ci ha imposto il termine inglese); sin da bambini abbiamo diritto non non più alla bambinaia ma alla “baby sitter” e cresciuti, non saremo dirigenti bensì “manager” con problemi aziendali di ricambio, mi scuso, di “turnover”: per essere ricevuto da un personaggio (vip) non ci basterà un semplice permesso, ma dovremo procurarci un “pass”; se poi partecipiamo a uno “stage”, cioè soggiorno di studio, fra un “lunch”, colazione, ed un “dinner”, cena, faremo un “break”, pausa, intervenendo ad un “party”, trattenimento, ricco di “drinks”, bevande.
Per partire in aereo, non ci presentiamo alla registrazione ma al “check-in”: i nostri soldati in Somalia non hanno presidiato posti di blocco, ma “check-points”; ieri i non professionisti erano semplicimenti dilettanti, però oggi molti di questi ultimi preferiscono considerarsi “amatori”. E potrei continuare all’infinito.
La colpevole tolleranza di molti insegnanti, così come il narcisismo di molti operatori dell’informazione stampata e televisiva, nonché infine la nostra pigrizia mentale, hanno causato la pedissequa ripetizione di parole dal significato talvolta travisato, l’ebete intercalare di “cioè” e di “niente” e quindi il dire o scrivere espressioni con evidente pleonasmi quali, per esempio: “Da un po’ di tempo a questa parte”, “Buon giorno a tutti”, “Vi informiamo, con la presente”, “Oggi come oggi”.
La lingua è viva in quanto si evolve senza fraporre ostacoli al nuovo, però non è detto che debba essere colonizzata.
Enzo D’Amico, Milano (da La Repubblica, 09/01/94)
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Olá, Roseli! Descobri seu blog na semana passada e adorei! Li vários posts e hoje voltei pra conferir se você havia atualizado. Sou descendente de italianos, amo a Itália e sonho em um dua conhecer. Falo pouco ainda, mas quero me dedicar a aprender mais, não só a língua, mas a cultura e tudo que a Itália tem. Parabéns pelo blog e continue compartilhando conosco do amor por essa terra tão especial. Um abraço!
ResponderExcluirAah, esqueci de dizer, na verdade perguntar uma coisa... Tenho dúvidas sobre a diferença de "molto" e "troppo". Pode explicar? Grata!
ResponderExcluirOlá, Flávia!
ResponderExcluirObrigada por comentar. Não consigo atualizar o blog tanto quanto gostaria, mas quando consigo, procuro postar coisas que considero relevantes.
Você acompanha o tuíter do In Altre Parole?
Também dou dicas por lá: @inaltreparole
Já respondi lá mas vou postar aqui no comentário também.
molto= grande quantità di cose o persone. Esempio: Conosco molti italiani.
troppo= quantità eccessiva . Esempio: Questa camicia costa troppo.
Um abraço e volte sempre!