quarta-feira, 31 de março de 2010



Pesce d'aprile

La (probabile!) storia di una giornata un po' burlona...E alcuni consigli per... gli scherzi!


Fino al 1564 (in Francia) l'anno cominciava il primo di aprile. Ma, in quell'anno, il re Carlo IX decise di modificare il calendario e, dopo di allora, l'anno iniziò il primo gennaio.Il 1° gennaio del 1565 tutti si fecero per la prima volta gli auguri di "buon anno" e si scambiarono i regali.Quando arrivò il 1° aprile, alcuni burloni decisero, per scherzo, di festeggiarlo ancora, ma, siccome era ormai un falso capodanno, decisero anche di fare dei... falsi regali, senza valore, tanto per ridere!
Da allora ogni anno, il primo aprile, si usa fare degli scherzi...Direte voi: "Ma che cosa c'entrano i pesci con questa storia?".
Si dice che uno degli scherzi del primo aprile fosse stato quello di ingannare i pescatori gettando nei fiumi delle aringhe affumicate (... quindi, evidentemente, morte!) gridando:"Ecco i pesci di aprile!".
Questo perché, nel mese di aprile, la pesca era ancora vietata, essendo i pesci in fase di riproduzione.Da lì sarebbe nata l'usanza di burlarsi di qualcuno, appendendogli sulla schiena un pesce disegnato su carta e poi ritagliato...
Insomma: il 1° di aprile è l'occasione per fare scherzi alle persone ignare (e credulone!).
Io non so se questa storia sia vera: ve la trasmetto così com'è...
Ci sono anche altre spiegazioni, come quella che si riferisce al fatto che, all'inizio di aprile, la luna esce dal segno zodiacale dei Pesci (però questo fatto non spiega che cosa c'entrino gli scherzi e le burle).
Comunque, in molte nazioni del mondo, il "pesce d'aprile" ogni anno colpisce ancora e rappresenta un'occasione di divertimento per molti (soprattutto per chi fa gli scherzi: un po' meno per chi li riceve!).
Per finire, ecco un breve elenco di "pesci d'aprile" innocui da fare a parenti e amici:
- se piove, mettere una manciata di confettini nell'ombrello chiuso di qualcuno, poi aspettare che esca e lo apra...
- spostare tutte le lancette degli orologi di casa indietro di un'ora...
- mettere il sale nella zuccheriera e lo zucchero nella saliera...- infilare una decina di tappi di sughero nel letto di qualcuno...
- mandare qualcuno a comprare qualcosa che non esiste spiegandogli che è un nuovo prodotto (come l'aceto zuccherato, il pane alla liquirizia, una penna all'acqua, una bottiglia di vino dell'Antartide...)
- inviare un amico ad un appuntamento inventato o ad un indirizzo sbagliato...
- farsi chiamare ad un falso numero telefonico...

BUON DIVERTIMENTO CON IL "PESCE D'APRILE"!
Osservazione: Attenzione, traduttori, come vedete il pesce d'aprile non è un pesce che si pesca nel mese di aprile, non è nemmeno un pesce! Corrisponde, come avete capito, al nostro brasiliano 1º de abril!
La parola del giorno è: scherzi (pronuncia-se "skertzi")= brincadeiras, jogos

segunda-feira, 29 de março de 2010

Aprendendo italiano pela internet

Alguns sites são interessantes para ajudar a aprender italiano. Existem muitos, alguns mais famosos, outros menos, alguns mais úteis, outros menos.
Hoje vou falar de um deles, o da RAI, que é mais direcionado para os estrangeiros que moram na Itália e estão começando a vida por lá.
Há muitas explicações sobre a cultura, o modo de vida e a burocracia italiana, importantíssima na hora de obter determinados documentos e vantagens que só os cidadãos têm direito.
Para os iniciantes, sugiro clicar em “Prima serie” e aí em Terni: “Una nuova famiglia”.
Você vai ver um filminho contanto a historia da família Ba, composta de imigrantes extra-comunitários que vão viver na Itália.
Depois vá em “Le pillole”, que reforça e explora alguns elementos vistos na “lição”, e então parta para “Attività”, com exercícios e correção on -line sobre a unidade.
As outras lições e as outras “séries” funcionam mais ou menos assim, explore o site sem medo.
O ponto negativo é que o filmezinho é bem truncado, dificultando o acompanhamento e prejudicando uma habilidade importante: o “ascolto”.
Amanhã vou abordar outro site, também bastante interessante.
Uma observação: este post é em português porque se destina a aprendizes iniciantes. Vou transitando pelas duas línguas, italiano e português, conforme o assunto e o público ao qual o post se destina.
Também vou introduzir uma novidade “La parola in italiano del giorno”, mesmo nos posts em português.
È tutto per oggi, arrivederci!
La parola in italiano del giorno è: pillole (pilulas)

quinta-feira, 25 de março de 2010

O Google Tradutor e eu

Ontem comecei a receber mensagens aqui no blog (continuem escrevendo!) e a maioria foi de pessoas que eu conheço, pelo menos virtualmente.

Recebi, porém, um recado do Zattar, que não conheço, e que me intrigou bastante. Olhem só:

“Ciao Roseli. Mi piaceva l'aspetto del vostro sito, questo è un buon inizio! Purtroppo la mia conoscenza della lingua italiana sono molto scarse, in modo che io non riuscivo a capire i suoi posti completamente. Tuttavia, forse il tuo blog servirà per me, come un incentivo per imparare questa lingua così bella. Il tuo blog va alla mia scelta, non c'è dubbio.
Saluti, il successo!
Zattar
PS Questo post è stato tradotto con il traduttore automatico di Google.”

Antes de mais nada, obrigada ao Zattar por ter lido e comentado, volte sempre!
Quando li o início do post, logo pensei que o Zattar fosse um aprendiz de italiano, mas quando cheguei à última linha, meu queixo caiu de surpresa.
Depois da palestra do Renato Beninatto e da apresentação do Ricardo Souza, no Congresso da Abrates, a questão sobre as traduções do Google pegaram fogo no mundo tradutório.
Para quem não conhece bem a língua italiana, vou explicar: há alguns erros de concordância verbal (de tempo e pessoa), concordância de gênero, de tratamento e uma frase que não entendi muito bem, no final.
Mas dá pra entender, no geral. E o fato de dar pra entender, faz a gente pensar em duas coisas:
1) O futuro está chegando, e daqui a pouco teremos uma máquina que traduzirá tudo, automaticamente, com perfeição. (Quem leu o livro “A noite dos tempos” (inesquecível), de René Barjavel, deve lembrar de uma máquina tradutora capaz de traduzir com rapidez e perfeição mais de uma dezena de línguas.
Ou:
2) O Google e outros tradutores automáticos nunca sairão desse patamar onde até dá pra entender, mas os textos ficam horríveis, justamente porque máquinas não são pessoas e não tem noção, no sentido de conhecimento imediato, intuitivo, de algo; idéia, consciência.
E eu com o Google tradutor? Será que é uma questão de tempo até ele receber mais alimentação em italiano (à custa de quem?) e traduzir com perfeição? Será que vamos nos especializar e, em vez de traduzir, vamos trabalhar nas nossas línguas nativas, corrigindo o que o Google deixou passar?
Só por curiosidade, coloquei o texto em italiano para ser (re)traduzido para o português pra ver como ficava. Eccolo:

“Olá Roseli. Eu gostei do visual do seu site, este é um bom começo! Infelizmente o meu conhecimento de italiano é muito pobre, de modo que eu não podia entender completamente seus posts. No entanto, talvez o seu blog vai servir para mim, como um incentivo para aprender essa língua tão bonita. Seu blog é a minha escolha, sem dúvida.
Atenciosamente, sucesso!
Zattar
PS Este post foi traduzido pelo tradutor automático do Google.”

E allora, che ne dite? A voi, la parola.

quarta-feira, 24 de março de 2010

Buongiorno o buon giorno?


Per cominciare dall'inizio, una piccola polemica sulla forma di salutare in italiano.

Come si dice: buongiorno o buon giorno, buona sera o buonasera?

Secondo il Dizionario di ortografia e pronuncia di Bruno Migliorini sono corretti entrambi:
buon giorno e buongiorno
buona sera (meno comune buonasera).

Lo stesso vale per buona notte.

Anche il Dizionario Garzanti accetta sia buon giorno che buongiorno. Giustamente il Garzanti fa notare che non si usano le due parole separate quando buongiorno, buonasera, buonanotte sono usati come sostantivi: dare la buonanotte, il buongiorno ecc.

Una curiosità: alcune persone per salutare dicono "buongiorno" anche dopo il pranzo. (Attenzione: il pranzo italiano, di solito, è alle 13:00.)
Dopo il pranzo, di solito si dice buona sera, e meno comune, buon pomeriggio.
Buona notte si dice soltanto prima di andare a letto.

E "buona giornata!" per augurare a una persona di avere...una buona giornata!

terça-feira, 23 de março de 2010

Ridere fa bene alla salute!

Una donna si sveglia di notte e vede che suo marito non è a letto. Si infila una vestaglia e scende in cucina. Trova suo marito seduto con una tazza di caffè di fronte. Sembra che sia assorto in pensieri molto profondi e fissa un punto oltre il muro. Lei vede una lacrima scendere dagli occhi di lui mentre sorseggia il caffè.
- Cosa c'è caro? - sussurra lei entrando nella stanza - Perché non vieni a letto?
L'uomo, guardando il suo caffè risponde:
- Ti ricordi cara di 20 anni fa... quando abbiamo iniziato a frequentarci e tu avevi solo 16 anni?
- Si, me lo ricordo! - risponde lei.
Il marito sospira... le parole non gli vengono facilmente:
- Ti ricordi di quando tuo padre ci ha beccato sul sedile della mia macchina mentre facevamo l'amore?
- Sì che me lo ricordo... - risponde lei prendendo una sedia e sorridendogli dolcemente.
- E ti ricordi che lui ha tirato fuori un fucile, me l’ha puntato in faccia e mi ha detto: "O sposi mia figlia o ti mando in prigione per 20 anni?"
- Sì... mi ricordo anche questo... e con ciò?
Un'altra lacrima sulla guancia...
- Oggi sarei uscito!!!